
In ordine, hanno preso la parola il segretario pro tempore RC Damiano Pollicoro, la responsabile dei Giovani Comunisti/e Vanessa Arduo e l'assessore provinciale Pietro Giacovelli: tutti hanno espresso grande soddisfazione per l'inaugurazione e per il lavoro svolto nel periodo di latenza. A seguire sono intervenuti diversi rappresentanti delle locali organizzazioni, politiche e non, augurando tutti buon lavoro al direttivo appena costituitosi.
Numerosi i riferimenti simbolici all'interno della sede, tra l'altro molto accogliente. Tra bandiere rosse, foto di Berlinguer, Gramsci e Che Guevara, ciò che più s'impone all'attenzione è il "FrigoRif" (nella foto), tutto color di rosso con un'imponente falce e martello gialla, ristrutturato pazientemente dalle ragazze e dai ragazzi e che, come spiegano, è divenuto simbolo dell'impegno civile che s'intende promuovere, soprattutto tra le giovani generazioni.
Oltre alla sede "fisica", anche se con minor solennità è stato inaugurato anche un blog, quale punto d'incontro "virtuale" tra internauti e quanti di loro vorranno partecipare. Fine ultimo del blog è quello di stabilire un intenso e costante contatto con la gente, attraverso la libera condivisione di opinioni, idee, progetti.
L'indirizzo del blog è: rifondazioneginosa.blogspot.com
Per contatti e-mail: rif.comunista.ginosa@hotmail.it
Da parte nostra, un caloroso augurio di buon lavoro a tutti i compagni del circolo "Berlinguer"!
4 commenti:
Minchia che frigo!
Ti piace, eh? È opera dell'Arcangelo Gabriele, Diocane!!!
macchè arcangelo Gabriele... li c'è la mano di Gabriele e basta
«Ma è la mia sensibilità che mi farà vivere sempre e comunque contro una società che ha bisogno dei poliziotti per conservare il potere. Anche a dispetto dell’intelligenza, commissario. A dispetto di tutto e di tutti. Se il mio destino è di restare eternamente un eretico... tanto peggio. Vorrà dire che morirò senza rimpianti, con tutti i miei dubbi, ma con una sola certezza: di non essere mai stato complice dell’orrore, del sopruso, degli oppressori d’ogni sorta, qualunque sia il colore e l’ideologia che li anima.»
-Victor Serge-
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