Alcuni giorni fa, il Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, oltre ad annunciare (a Ballarò) ulteriori liberalizzazioni in diversi settori, ha anche dichiarato di voler intervenire sui costi di ricarica dei telefonini, applicati ingiustamente dai gestori di telefonia mobile.
Questa è davvero una bella notizia!... se non si considera che tale dichiarazione sa di strumentalizzazione politica e che non è stata data al vero promotore la possibilità mediatica di pronunciarsi sulla questione. Cmq questa è un’altra storia... (pare che sia stata risolta).
Il promotore (quello vero!) dell'iniziativa è il giovane studente Andrea D’Ambra (in foto, insieme a Beppe Grillo) che da tempo denuncia l’illegittimità del cartello dei gestori di telefonia mobile italiani e che dall’Aprile 2006 raccoglie firme (ad oggi più di 800mila) per l’abolizione dei c.d. "costi di ricarica" dei telefoni cellulari. Ciò che D’Ambra denuncia nel suo sito aboliamoli.eu , è un’anomalia tutta italiana! Infatti, mentre in tutti gli altri Paesi europei si paga solo ciò che si consuma, in Italia si paga il "costo di ricarica" che (attenzione!) non è una tassa/imposta governativa, bensì un abuso dei gestori telefonici al fine di fare più soldi a scapito dei consumatori (ad esempio: 10 Euro per ottenere 8 Euro di credito, 2 Euro sono i costi di ricarica; 25 Euro per ottenere 20 Euro di credito, 5 Euro sono i costi di ricarica; ecc...).
D’Ambra spiega che tutto è partito dalla sua petizione on-line che, solo questa, ha fatto scattare l’intervento prima della Commissione Europea e poi delle Authority italiane Antitrust ed Agcom (che sino ad oggi stavano dormendo!); spiega inoltre che oggi, sedicenti associazioni dei consumatori, cercano di prendersi i meriti dell’iniziativa, mentre inizialmente nessuna associazione si era interessata alla questione.
Noi bloggers aderiamo a tale petizione e invitiamo tutti a firmare on-line. Per aderire o per informazioni dettagliate (c’è anche la possibilità di iscriversi alla newsletter, per essere costantemente aggiornati) è possibile accedere direttamente al sito aboliamoli.eu oppure cliccare sull’apposito link a destra di questa pagina (tra gli altri links).
NB: il promotore della petizione invita tutti a conservare le ricevute o le schede delle ricariche telefoniche gia effettuate! Forse ci sarà un rimborso, quindi… CONSERVATELE!
Questa è davvero una bella notizia!... se non si considera che tale dichiarazione sa di strumentalizzazione politica e che non è stata data al vero promotore la possibilità mediatica di pronunciarsi sulla questione. Cmq questa è un’altra storia... (pare che sia stata risolta).
Il promotore (quello vero!) dell'iniziativa è il giovane studente Andrea D’Ambra (in foto, insieme a Beppe Grillo) che da tempo denuncia l’illegittimità del cartello dei gestori di telefonia mobile italiani e che dall’Aprile 2006 raccoglie firme (ad oggi più di 800mila) per l’abolizione dei c.d. "costi di ricarica" dei telefoni cellulari. Ciò che D’Ambra denuncia nel suo sito aboliamoli.eu , è un’anomalia tutta italiana! Infatti, mentre in tutti gli altri Paesi europei si paga solo ciò che si consuma, in Italia si paga il "costo di ricarica" che (attenzione!) non è una tassa/imposta governativa, bensì un abuso dei gestori telefonici al fine di fare più soldi a scapito dei consumatori (ad esempio: 10 Euro per ottenere 8 Euro di credito, 2 Euro sono i costi di ricarica; 25 Euro per ottenere 20 Euro di credito, 5 Euro sono i costi di ricarica; ecc...).
D’Ambra spiega che tutto è partito dalla sua petizione on-line che, solo questa, ha fatto scattare l’intervento prima della Commissione Europea e poi delle Authority italiane Antitrust ed Agcom (che sino ad oggi stavano dormendo!); spiega inoltre che oggi, sedicenti associazioni dei consumatori, cercano di prendersi i meriti dell’iniziativa, mentre inizialmente nessuna associazione si era interessata alla questione.
Noi bloggers aderiamo a tale petizione e invitiamo tutti a firmare on-line. Per aderire o per informazioni dettagliate (c’è anche la possibilità di iscriversi alla newsletter, per essere costantemente aggiornati) è possibile accedere direttamente al sito aboliamoli.eu oppure cliccare sull’apposito link a destra di questa pagina (tra gli altri links).
NB: il promotore della petizione invita tutti a conservare le ricevute o le schede delle ricariche telefoniche gia effettuate! Forse ci sarà un rimborso, quindi… CONSERVATELE!
7 commenti:
speriamo bene... ho firmato la petizione mesi fa... chissà come andra a finire.
Cmq... il mio "terrore" è che tolti i costi ricarica ci sia un aumento delle tariffe...
vabbè...ciao angelo!!!
sembra che i costi di ricarica saranno aboliti...speriamo bene
Sembra proprio che l'obbiettivo della petizione sia stato raggiunto...Considerando che l'iniziativa è partita dai cittadini è una grande soddisfazione...!
P.S.
Clà fatti una bella ricarica da 45€ e dimmi se paghi il costo di ricarica...
pare che i costi di ricarica saranno aboliti a breve attraverso decreto legge. non solo: un comunicato stampa del Governo ha annunciato liberalizzazioni anche in altri settori... quali telefonia, internet e tv. speriamo che il dl tocchi (soprattutto!)telecom!
seeee....ricarica da 45€????
e chi ha mai fatto una ricarica da 45 €!!???!!!????
vità.....solo tu te la puoi permettere...
ciao sono nuco u dfrà !!! salve a tutti un grosso abbraccio a voi dall'aquila,son contento di sta cazzo di tassa abolita,ma non ci credo molto perchè quei 2e vanno 1e al venditore,e 1e di tassa statale compreso costo di produzione del grattino...se anche l'aboliscono come ha scritto claudio ci sarà l'inghippo delle supe tariffe poi che da qualche parte devono entrare sti soldi...a mio parere una cosa buona ma penso UTOPICA.....NESSUNO TI REGALA NULLA !!!
no...lo stato non prende proprio nulla, anche se va sempre di moda il "piove, governo ladro", sti soldi erano appannagio delle compagnie e dei rivenditori...ah, sentito le ultime?oggi si accorgono che in Italia circola un sacco di coca, magari adesso ci avvissano che stiamo entrando nell' euro...e passa stà canna!!!
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