04 novembre 2006

Taranto: mò avast!!!

L’inverno è alle porte. Sicuramente a breve si ritornerà a parlare di “emergenza gas”. E allora che si fa? Alcuni vedono la soluzione nei rigassificatori (impianto ad alto impatto ambientale). Altri si oppongono ed invitano i governanti ad adottare misure alternative che siano sicure, efficaci e non inquinanti.
Domenica 29 ottobre, il programma televisivo Report (Rai Tre) condotto da Milena Gabanelli, ha dedicato una puntata ai rigassificatori e alle fonti energetiche rinnovabili. L’inchiesta “A tutto gas” curata da Michele Buono e Piero Riccardi, parte da Taranto. A ben vedere, pare che i rigassificatori si prestano non tanto ai bisogni reali dei cittadini, quanto a logiche di mercato.
Infatti, numerose sono le contraddizioni:
- la società spagnola Gas Natural ha chiesto l’autorizzazione alle amministrazioni locali e ai ministeri competenti per poter costruire un rigassificatore per la trasformazione di gas liquido a Taranto, in una zona già profondamente martoriata dall’inquinamento prodotto dagli impianti presenti (Ilva, Agip, Cementir) e nonostante lo scoppio di uno dei serbatoi della raffineria Agip avvenuto il 1° maggio 2006 che ha provocato non pochi danni (e chissà quanti altri né avrebbe provocato se lì, in quella zona, ci fosse stato un rigassificatore!);
- si parla di “emergenza gas”, quando alcune importanti società italiane nei momenti di bisogno hanno esportato all’estero energia elettrica prodotta dal nostro gas importato (un paradosso!);
- nel 2005 il premio Nobel Carlo Rubbia è stato cacciato dall’Enea da parte del Governo Berluska e sostituito da un “ingegnere” della Lega Nord di discutibili competenze. Il Professore era intenzionato a realizzare in Italia una centrale elettrica ad energia solare, attività che tutt’oggi continua a realizzare in Spagna. Si!... Lo stesso Paese della Gas Natural… Ormai barattiamo i Nobel per i rigassificatori!!;
- si tende a “dimenticare” che i Paesi fornitori come Russia e Algeria hanno più interesse loro ad esportare, che noi ad importare gas. Nonostante ciò, siamo certi che a breve politicanti e media inizieranno, di nuovo come l’anno scorso, a diffondere un clima allarmistico, quanto immotivato;
- mentre la Germania investe sulle energie rinnovabili (fotovoltaico, isolamento termico, ecc.) producendo più energia di quanto ne serva ad impatto zero (addirittura immettendo parte di essa nella rete nazionale), in Italia, nonostante il bel sole che ci illumina e riscalda, si vuole investire sui rigassificatori.

A Taranto, lo scorso 30 settembre, i Comitati di Taranto, Grottaglie e Brindisi, con il sostegno dei commercianti della Confcommercio, insieme a moltissimi cittadini hanno ribadito il loro “NO al rigassificatore” e manifestato il proprio dissenso verso “certe politiche” che assumono diverse logiche, tranne quelle dovute: il benessere dei cittadini e la tutela ambientale.
Il Comitato contro il rigassificatore, ha promosso una “petizione popolare contro la realizzazione del rigassificatore” a Taranto e a Brindisi, raccogliendo le firme di tutti coloro che non intendono continuare a sopportare decisioni dall’alto, ingiuste e soprattutto dannose per la salute e l’ambiente.

Al fine di una maggiore sensibilizzazione, anche noi autori di questo blog abbiamo deciso di contribuire alla raccolta delle adesioni nell’ambito territoriale che ci è possibile frequentare. Per firmare la petizione potete contattarci all’indirizzo e-mail coffeeandcigarettes11@gmail.com o lasciare commenti in questo blog nella sezione "comments" (a meno che non ci si trovi in giro).
Per maggiori informazioni o per divenire “cittadino attivo” contribuendo alla raccolta firme, è possibile scaricare tutto il materiale necessario (modulo, adesivo e volantino) dal sito www.tarantosociale.org
Facciamoci sentire! Le alternative sono possibili!

«Se vi si domanda come Taranto sia diventata grande, come si conservi tale, come si aumenti la sua ricchezza, voi potete con serena fronte e con gioia nel cuore rispondere, con la buona agricoltura, con la migliore agricoltura, con l'ottima agricoltura» Archita (428 a.C. – 347 a.C.)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

si, è vero che il rigassificatore ha un certo impatto ambientale... ma se non si fa a taranto si farà da un ' altra PARTE... ed i giovani di taranto e provincia continueranno ad emigrare in quell' altra PARTE proprio per lavorare magari in quel rigassificatore che oggi non vogliamo vicino casa... PENSIAMOCI BENE

Anonimo ha detto...

non è detto che si debba fare per forza… non è una questione di “LUOGO”. il rigassificatore non andrebbe costruito da nessuna parte in Italia! con tutto il sole che abbiamo a disposizione si potrebbe investire sull'energia solare, ecc. (come alcune città italiane hanno già fatto)

Anonimo ha detto...

io invece sono daccordo al rigassificatore per risolvere una questione energetica che vede l'italia in una situazione di sofferenza in quanto importa dall'estero il 50% di energia elettrica. inoltre va considerato che non è detto che inquini più della raffineria. Informatevi bene e non fate demagogia su questa faccenda.

post e non solo ha detto...

ciao angelo ... sono Claudio
Che dire... bel blog davvero. Penso che entrerà nei miei siti preferiti...

Allora... Il rigassificatore non lo vuole nessuno, ma da qualche parte l'energia la dobbiamo pur prendere...
E' questo che odio di noi italiani. Abbiamo detto no al nucleare, e intanto l'enel investe in Francia per la costruzione di un un nuovo tipo di cenrale nucleare (l'iter), ultrasicuro e con un altissimo rendimento. Investe all'estero... quindi capitali che vanno via. E intanto i ricercatori italiani fanno lo stesso... vanno via. E noi tra qualche anno pagheremo a caro prezzo l'energia che ci forniranno i francesi, prodotta con una centrale costruita e progettata da noi.

Avevamo iniziato, in puglia, ad installare torri eoliche... è che è successo??? I verdi si sono inalberati... perchè rovinano il "paesaggio", mentre in germania e in spagna si installano quasi ad ogni incrocio...

Siamo indietro... indietro di anni... secoli... e questo mi fa paura.

Cmq, sulla questione energetica il blog di beppegrillo www.beppegrillo.it è ricco di notizie.

Volevo dire un'altra cosa...poi vado a studiare (sigh...)... mentre il ministro dell'università e della ricerca si lamenta per la mancanza di fondi da destinare alla ricerca, il governo con la sua nuova finanziaria, pensa bene di dare 200 € di sconto a chi acquista un nuovo televisore... vabbè...
Solo per farvi capire che popolo di caproni che siamo...
mi aspettavo "qualcosa di sinistra"... ma ancora niente...

Bye, claudio

Anonimo ha detto...

scusate, ho postato 2 volte... il fatto è che inviavo il messaggio mi dava un errore, e quindi riprovavo... non accorgendomi che il realtà il messaggio era stato inviato...

cmq, l'ultimo è quello completo

ciauz

Caffeina & Nicotina ha detto...

Ciao "perrcla"! Ho appena cancellato i tuoi commenti replicati. Non preoccuparti, capita! ;-)
Rispondo all’amico "leniniski": non facciamo demagogia semplicemente perché non abbiamo interessi da difendere. Lo spirito di questo blog è quello di manifestare le nostre opinioni sulla base delle nostre conoscenze, tutto qua! Poi, ci possono essere divergenze… sempre legittime in questo blog! (la sezione "comments" serve appunto per discutere). Detto ciò… ritorno ai contenuti della discussione…

Sappiamo tutti che l’Italia non ha un piano energetico e che gran parte delle risorse energetiche disponibili sono importate. Ciò non significa che i cittadini debbano accettare qualsiasi compromesso, ad ogni costo. Il problema quindi, sono i "MEZZI". A mio avviso, le domande che un buon amministratore (di ogni livello di governo) deve porsi sono le seguenti: "i rigassificatori (plurale non a caso) potranno risolvere i problemi energetici del nostro Paese? Se si, a che prezzo?" E ancora: "è possibile applicare tecnologie che, allo stesso tempo, riescano a soddisfare i bisogni energetici e a tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente?" E soprattutto: "I FINI GIUSTIFICANO I MEZZI??"
Anch’io sarei favorevole ad un rigassificatore a Taranto se le valutazioni d’impatto ambientale risultassero negative… ma non lo sono, questo è il punto (e non sono io a dirlo!). Tra l'altro, anche gli impianti di Chernobyl o la diga del Vajont (ecc.) erano "sicure". Eppure...

Hai ragione "perrcla", i nostri cervelli espatriano. Però attenzione! Non perché in Italia non si vogliono fare le centrali nucleari! La fuga dei cervelli italiani è dovuta ai miseri investimenti che i governi fanno nel campo della ricerca e dell’innovazione (in genere). Non a caso nel post ho citato il premio Nobel per la Fisica CARLO RUBBIA, che sta realizzando in Spagna (e già realizzato in Germania) ciò che l’Italia non ha voluto e non intende fare: INVESTIRE SULLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI! Vi consiglio di fare una ricerca su internet sul professor Rubbia e sull'energia solare. Cmq ci tengo a dire che BEPPE GRILLO è uno dei nostri "maître à penser" (siamo sulla stessa lunghezza d'onda): a proposito vi segnalo un link dal sito di Grillo:

http://www.beppegrillo.it/2006/10/energia_fai_da_te.html#trackbacks

Sarebbe bello se si riuscisse a clonare il comune di Berlingo!

Se vi và, visitate anche il sito www.tarantosociale.org

Alla prossima! ;-)

Caffeina & Nicotina ha detto...

NOTA: dato che il link da me pubblicato nel precedente post non dà nessun risultato, se vi interessa potete cercare il post in questione digitando "ENERGIA FAI DA TE" nel motore di ricerca interno al sito di Beppe Grillo www.beppegrillo.it

Anonimo ha detto...

MMMMMMMMM SISI